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24/07/98

 

L’AQUILONE

Sole che m’illumini

che riscaldi e che colori

tutto con il tuo magnifico

splendore ed il calore

Oggi sono vivo sono

calmo e mi sento bene ed

ho dipinto un gran sorriso

dentro me son positivo

E lascio il filo al tuo aquilone

ti do spago, spazio per

farti volare tanto in alto

per innalzarti sempre più.

Ti rincorro, ti trascino

poi mi stanco e tu cominci

con le tue evoluzioni ad incantarmi

e tutto il cielo che ti guarda e resta lì.

Turu tu tu tu

Turu tu tu tu

Quante ascese, quante vette

stasi attese e giorni vuoti

gran picchiate sino quasi

a sbattere violenti al suolo

ma poi tutto ricomincia

anche se lo spago a volte

mi si sfibra e s’assottiglia

BOOM si spezza voli via.

Ma così senza più controllo

senza le mie mani guida

resti in preda alle correnti

e non volteggi quasi più.

Così torni e torno anch’io

e con noi ritorna il Sole

che mi calma e mi rende

ancora allegro e sto con te

Turu tu tu tu

Turu tu tu tu.